who2-2016

Nota: questo è il seguito dell’articolo intitolato Chi

Queste sono le conclusioni finali delle discussioni iniziate in All’inizio era il nulla?, seguite da Qualcosa, e poi da Chi. I punti principali esposti in questi articoli sono:

(1) Il Nulla assoluto non è mai esistito. Altrimenti, ancora oggi ci sarebbe solo il Nulla. Esiste Qualcos’altro, voi per esempio.

(2) Dal momento che il Nulla assoluto non è mai esistito, c’è stato un momento in cui qualcosa è cominciato a vivere. Possiamo chiamarlo il “Qualcosa eterno”. Esso non ha inizio né fine, può soddisfare ogni sua necessità e fare ogni cosa possibile; è inoltre superiore a tutto ciò che genera.

(3) Il “Qualcosa eterno” non è una macchina, controllata o programmata da un elemento esterno, e non genera oltre le sue necessità, poiché non ha alcun bisogno. Se produce qualcos’altro, quindi, deve decidere di farlo, e possiede una volontà: è una persona. Non dobbiamo più parlare di “Qualcosa eterno”, ma di “Qualcuno eterno”.

Ma continuiamo il nostro discorso: cosa possiamo ancora aggiungere su questa “Persona eterna”?

Dal momento che questa “Persona eterna” non ha bisogni che non riesca a soddisfare da solo, può esistere in ogni tipo di ambiente, proprio perché viveva prima della creazione dell’ambiente stesso. L’ambiente infatti è qualcosa esterno a lui, e per questo deve essere generato. Lui è tutto quello che esiste.

È trascendente, vive al di fuori dello spazio e del tempo, poiché non è legato a niente. Non ha bisogno di un ambiente circostante.

Poiché trascende lo spazio ed il tempo, è possibile qualificare la “Persona eterna” come invisibile. Solo ciò che appare nello spazio è visibile: come riusciremmo a vederlo altrimenti? La “Persona eterna” non ha bisogno di alcun corpo o forma.

Ammettiamo per convenzione che la “Persona eterna” decida di creare Qualcun’altro —o anche qualcos’altro–, che sia simile a lui sotto molti aspetti. Ha per esempio una coscienza, cioè il primo requisito per avere una volontà.

Quali caratteristiche possiede questo “altro”? E’ eterno? No, non potrà vivere eternamente, perché ha avuto un inizio, ed è legato al tempo.

Ricordate che ogni prodotto della “Persona eterna” sarà inferiore ad essa rispetto allo spazio ed al tempo. Non può essere evitato in alcun modo. Anche se “l’altro” dovesse vivere per sempre, sarà sempre legato alla sua nascita. Alla fine, la sua linea temporale si unirà a quella, infinita, della “Persona eterna”.

E lo spazio? “L’altro” sarà legato anche a quello? Si. Solo la “Persona eterna” può vivere senza alcun tipo di ambiente. “L’altro” è legato allo spazio, allo stesso modo del tempo. Esso vive all’interno della stessa linea “spaziale” della “Persona eterna”.

La “Persona eterna” trascende lo spazio. Infatti, proprio come è ovunque nel tempo, lo è anche nello spazio. L’ “altro” vive nello spazio e nel tempo della “Persona eterna”. Troviamo quindi queste due unità viventi, una intorno all’altra. Ma c’è una problema: “l’altro” non può vedere la “Persona eterna”, perché essa trascende lo spazio. È ovunque. Dovrebbe essere in grado di vedere dappertutto, nello spazio e nel tempo. Impossibile.

Cosa deve fare la “Persona eterna” per essere riconosciuta dall’ “altro”? Deve recedere dal suo stato. È essenziale. Può accadere? Si.

Vi ricordate? La “Persona eterna” può fare ogni cosa possibile. E così si può rendere visibile all’ “altro”. Come?

Ci rendiamo conto della presenza di una persona attraverso la vista, l’olfatto, il tatto, il gusto e l’udito. Se la “Persona eterna” da la possibilità all’ “altro” di vedere o ascoltare, allora la “Persona eterna” potrebbe (1) apparire in forma visibile, (2) parlare, o (3) fare entrambe le cose. Queste sarebbero alcune possibilità in cui la “Persona eterna” può essere riconosciuta dall’ “altro”.

Ricordare che “l’altro” è il prodotto creato, legato allo spazio ed al tempo, al di là della sua forma. Tutto ciò che deve fare la “Persona eterna”, è assumere una forma qualsiasi riconoscibile.

Ma sorge una domanda: se la “Persona eterna” si rende visibile, lo fa mostrandosi in ogni sua parte? No! La gran parte resta sconosciuta, anche perché la maggior parte della sua essenza non può essere capita dall’ “altro”.

Curiosamente, lo scenario descritto sopra corrisponde a molte letture nella Bibbia. Noi siamo “l’altro”. Siamo legati dallo spazio e dal tempo. Dio è la “Persona eterna”, ed è venuto tra noi come Gesù Cristo. Per saperne di più, leggete qui sotto…

Dio è la “Persona eterna”. É sempre esistito e continuerà a farlo.

Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, Dio. (Salmi 89:2)

Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile. (Isaia 40:28)

Così dice il re di Israele, il suo redentore, il Signore degli eserciti: Io sono il primo e io l’ultimo; fuori di me non vi sono dèi. (Isaia 44:6)

Il Signore, invece, è il vero Dio, egli è Dio vivente e re eterno. (Geremia 10:10)

Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». (Giovanni 8:58)

Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre! (Ebrei 13:8)

Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente! (Apocalisse 1:8)

Io sono l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, il principio e la fine. (Apocalisse 22:13)

Dio è invisibile.

Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato. (Giovanni 1:18)

Dio è Spirito. (Giovanni 4:24)

Al Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. (1Timoteo 1:17)

il re dei regnanti e signore dei signori, il solo che possiede l’immortalità, che abita una luce inaccessibile; che nessuno fra gli uomini ha mai visto né può vedere. A lui onore e potenza per sempre. (1Timoteo 6:15-16)

In un certo senso, esistiamo all’interno di Dio, perché Egli è ovunque, pur essendo distinto da noi.

Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti. (Salmi 138:7-8)

Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell’uomo né dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa, essendo lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio, perché cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: Poiché di lui stirpe noi siamo. (Atti 17:24-28)

Dio può compiere ogni cosa possibile.

C’è forse qualche cosa impossibile per il Signore? (Genesi 18:14)

Il nostro Dio è nei cieli, egli opera tutto ciò che vuole. (Salmi 114:3)

Io dal principio annunzio la fine e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto; io che dico: «Il mio progetto resta valido, io compirò ogni mia volontà!». (Isaia 46:10)

“Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile” (Matteo 19:26)

Nulla è impossibile a Dio (Luca 1:37)

Dio è in grado di rendersi visibile, assumendo forma umana.

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. (Giovanni 1:1)

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi (Giovanni 1:14)

Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l’abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi) (1 Giovanni 1:1-2)

Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. (Colossesi 1:15-16)

Questo Figlio è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza. (Ebrei 1:3)

Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. (Filippesi 2:5-8)

Quando Dio trascende la sua essenza, e diventa uomo, non lo fa nella sua interezza; eppure mantiene tutte le sue caratteristiche.

Il Padre è più grande di me. (Giovanni 14:28)

Io e il Padre siamo una cosa sola (Giovanni 10:30)

Chi ha visto me ha visto il Padre. (Giovanni 14:9)