why2016

“Perché?” Quando la vita è difficile, c’è un modo per trovare pace?

Come spieghiamo quello che vediamo in questo mondo? Gli attacchi terroristici, la schiavitù sessuale, il razzismo, la fame nel mondo?

Nel subconscio, probabilmente ci facciamo spesso domande come queste. Ma consciamente lo facciamo raramente. Siamo così impegnati a vivere le nostre vite che raramente ci fermiamo e domandiamo PERCHÉ?

Ma poi qualcosa accade per svegliarci. I nostri genitori divorziano. La ragazza in strada viene rapita. Un parente ha il cancro. Questo ci sveglia

per un po’. Ma poi spesso sprofondiamo di nuovo nel diniego. È così, finché un’altra tragedia ci colpisce, un’altra incongruenza. Quindi pensiamo quasi che qualcosa non è giusto. Qualcosa è veramente, veramente sbagliato. Questo non è come la vita dovrebbe essere!

Allora, PERCHÈ accadono brutte cose? PERCHÉ questo mondo non è un posto migliore?

C’è una risposta alle domande sul PERCHÉ, che si trova nella Bibbia. Ma non è una risposta che a molte persone piace sentire: il mondo è così perché è il mondo che , in un certo senso, abbiamo chiesto.

Sembra strano?

Cosa o chi potrebbe rendere questo mondo diverso da quello che è? Cosa o chi potrebbe garantire che la vita sia senza dolore, per ognuno, sempre?

Dio potrebbe. Dio potrebbe farlo. Ma non lo fa. Almeno per ora. E di conseguenza siamo arrabbiati con lui. Diciamo, “Dio non può essere onnipotente e totalmente amorevole. Se lo fosse, questo mondo non sarebbe com’è!”

Lo diciamo con la speranza che Dio alla fine cambi la sua posizione su questo argomento. La nostra speranza è che dandogli un senso di colpa gli farà cambiare il modo che in cui agisce.

Dio non cambia – non cambia le cose per ora – perché ci sta dando quello che chiediamo: un mondo dove lo trattiamo come se non ci fosse e non necessario.

Ricordi la storia di Adamo ed Eva? Mangiarono il “frutto proibito.” Quel frutto rappresentava l’idea che potevano ignorare quello che Dio gli disse o diede, e condurre la vita senza Dio. Per Adamo ed Eva era un modo di sperare che potrebbero diventare come Dio, senza Dio. Assunsero l’idea che esisteva qualcosa di migliore di Dio stesso, qualcosa migliore che avere una relazione personale con Dio. E questo sistema del mondo – con tutte le sue mancanze – esiste come risultato della scelta che fecero.

La storia è la storia di tutti noi, non è così? Chi non ha mai detto – se non udibile almeno nei loro cuori – Dio, penso che posso farlo senza di te. Lo farò da solo. Ma grazie per l’offerta.

Tutti noi abbiamo provato a far funzionare la vita senza Dio. Perché lo facciamo? Probabilmente perché tutti abbiamo acquisito il concetto che c’è qualcosa di migliore, più importante di Dio. Per persone differenti sono cose differenti, ma la mentalità è la stessa: Dio non è la cosa più importante nella vita. Infatti, ho appena fatto tutto senza di lui.

Qual è la risposta di Dio a questo?

Egli lo permette. Molte persone sperimentano i risultati delle scelte sbagliate di altri o le proprie che vanno contro le vie di Dio … omicidi, abusi sessuali, avidità, menzogna/frode, calunnia, adulterio, rapimenti, ecc. Tutti possono essere spiegati da persone che hanno rifiutato di dare a Dio accesso e influenza sulle loro vite. Conducono le loro vite come meglio credono, e loro ed altri ne soffrono.

Qual’è il punto di vista di Dio su questo? Egli non è soddisfatto. Infatti, Dio potrebbe essere giustamente visto come proteso verso noi, compassionevole, sperando che torneremo a lui affinché possa darci vera vita. Gesù disse, “Venite a me voi tutti che siete stanchi e affaticati, e io vi darò riposo.”1 Ma non tutti vogliono andare a lui. Gesù commentò questo quando disse, “Oh Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quanto spesso ho desiderato riunire i tuoi figli, come una chioccia riunisce i suoi pulcini sotto le sue ali, ma tu non hai voluto.”2 Di nuovo, Gesù riporta la questione alla nostra relazione con lui. “Io sono la luce del mondo. Chiunque mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.”3

E quando la vita è ingiusta? Che dire di quelle orribili circostanze che ci colpiscono nella vita, causate da qualcuno e non da noi? Quando ci sentiamo vittime, è utile realizzare che Dio stesso sopportò un trattamento orrendo da parte di altri. Dio comprende bene quello che stai attraversando.

Non c’è nulla nella vita da poter essere più doloroso di quello che Gesù sopportò per conto nostro, quando fu abbandonato dai suoi amici, ridicolizzato da quelli che non cedettero in lui, frustato e torturato prima della sua crocifissione, poi inchiodato alla croce, in una vergognosa pubblica mostra, morendo soffocato lentamente. Egli ci ha creato, tuttavia diede all’umanità la libertà di farlo, per adempiere la Scrittura e liberarci dai nostri peccati. Questo non sorprese Gesù. Era consapevole di quello che stava per accadere, preconoscendo tutti i dettagli, tutto il dolore, tutta l’umiliazione. “E quando Gesù stava andando a Gerusalemme prese a parte i dodici discepoli e per strada gli disse, ‘Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e il Figlio dell’uomo sarà consegnato al capo dei sacerdoti e degli scribi, e lo condanneranno a morte, e lo daranno ai Gentili per essere deriso e flagellato e crocifisso, ma risorgerà il terzo giorno.”4

Immagina di sapere che qualcosa di terribile starà per accaderti. Gesù comprende le angosce emotive e psicologiche. La notte che Gesù sapeva di essere arrestato, andò a pregare, e prese alcuni amici con lui. “E prese con lui Pietro e i due figli di Zebedeo, e cominciò ad essere triste e angosciato. Poi disse loro, ‘Padre mio, se fosse possibile, fa che passi oltre da me questo calice; ma pure non come voglio io ma come tu vuoi.”5 Sebbene Gesù confidò nei suoi tre amici, essi non compresero la profondità del suo tormento, e quando Gesù ritornò dalla preghiera li trovò addormentati. Gesù comprende cosa significa passare attraverso il dolore e la profonda tristezza da soli.

Ecco il riassunto, come Giovanni lo descrive nel suo vangelo: “Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, tuttavia il mondo non lo ha conosciuto. Egli venne dai suoi, e il suo popolo non lo ha ricevuto. Ma a tutti quelli che lo hanno ricevuto, che hanno creduto nel suo nome, ha dato il diritto di diventare figli di Dio.”6 “Poiché Dio ha mandato il Figlio nel mondo, non per condannare il mondo, ma che il mondo possa essere salvato per mezzo di lui. Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unico Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna.”7

Senza dubbio c’è dolore e intensa sofferenza in questo mondo. Qualcosa è spiegato da egoistiche, azioni odiose da parte di altri. Alcune sfidano una spiegazione in questa vita. Ma Dio ci offre se stesso. Dio ci rivela che ha sopportato le stesse cose, ed è consapevole del nostro dolore e i nostri bisogni. Gesù disse ai suoi discepoli, “Vi lascio pace; vi do la mia pace; io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.”8 Ci sono ampie ragioni per essere sgomenti, turbati, ma Dio può darci la sua pace, che è più grande dei problemi davanti a noi. Dopo tutto, Dio è il Creatore. Colui che è sempre esistito. Colui che ha creato un universo con le sue mani.

Tuttavia anche nel suo potere, è colui che ci conosce intimamente, perfino il più piccolo, insignificante dettaglio. E se confideremo in lui con le nostre vite, affidandoci a lui, anche se incontreremo delle difficoltà, egli ci terrà al sicuro. Gesù disse, “Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazioni, ma fatevi coraggio; io ho vinto il mondo.”9 Egli passò attraverso la nostra minaccia finale – la morte – e l’ha vinta. Egli può portarci attraverso le circostanze difficili di questa vita, e poi condurci alla vita eterna, se crederemo in lui.

Possiamo condurre questa vita con Dio o senza lui. Gesù pregò, “Oh Padre giusto, sebbene questo mondo non ti conosce, tuttavia io ti ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che mi hai mandato; e gli ho fatto conoscere il tuo nome, e lo faro conoscere, affinché l’amore con quale mi hai amato possa essere in loro, e io in loro.”10

Potresti chiederti, “Perché la vita è così difficile?” Senza Dio, l’umanità è facilmente avvolta nell’odio, razzismo, abusi sessuali, assassinii. Gesù disse, “Io sono venuto affinché possiate avere la vita, averla in abbondanza.”11 Per scoprire come iniziare una realzione con Dio, vedi Conoscere Dio personalmente.

Note a piè di pagina: (1) Matteo 11:28 (2) Matteo 23:37 (3) Giovanni 8:12 (4) Matteo 20:17-19 (5) Matteo 26:37-39 (6) Giovanni 1:10-12 (7) Giovanni 3:17, 16 (8) Giovanni 14:27 (9) Giovanni 16:33 (10) Giovanni 17:25, 26 (11) Giovanni 10:10